"La Riscossa
del Made in Italy: 9 Strategie vincenti per le Piccole
Medie Imprese” è un titolo un po’ lungo
che esprime bene però il contenuto, ma pure
lo spirito del libro.
Crescere è oramai un imperativo
per sopravvivere in un mercato allargato e dalla
velocità di
cambiamento prima d’ora mai sperimentata.
Crescita
che prima di tutto comporta uno sviluppo culturale,
una modifica di mentalità, un modo nuovo
di vedere le cose, che richiama, alla fin fine,
la capacità di
cogliere le opportunità che nel mercato e
nell’ambiente
continuamente sorgono.
Un atteggiamento da parte
dell’imprenditore, quindi,
attento a quanto avviene tutto intorno e altrove,
per individuare opportunità di crescita
qualitativa e quantitativa.
Da qui pure l’accento
sulle “risorse scarse” che
non vuole significare di certo una prospettiva
di “crescita
povera” ma che vuole solo ricordare che
la crescita si fa essenzialmente con le idee,
con
la visione imprenditoriale,
con la capacità di “guardare al
di là della
nebbia”.
Le risorse fondamentali (uomini
e soldi), senza le quali non si cresce, vengono
poi al seguito
delle
idee.
Un libro che è una testimonianza
di un operatore che ha svolto molti ruoli nel
settore delle PMI (manager,
consulente e imprenditore) e che propone ora
una ricetta, un metodo per la crescita del sistema
delle PMI, una
via per togliere i piccoli imprenditori da quella
che lui chiama la “solitudine dell’imprenditore”.
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